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Quei tentativi flop di rifare il Partito Repubblicano

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[Caffè News] L’articolo sulla possibile rinascita di un Partito Repubblicano pubblicato qualche giorno fa da Luca Scialò [QUI] mi ha fatto tornare in mente qualche vecchio tentativo (fallito) di rifarlo, il Partito Repubblicano. Con tanto di elefantino nel simbolo.

Elezioni Europee 1999. La destra era già stata sdoganata e Gianfranco Fini tentò per la prima volta di chiudere l’esperienza post-fascista e creare un partito liberaldemocratico di centro-destra. A venirgli incontro fu Mariotto Segni, figlio di Antonio, ex democristiano che aveva tentennato un po’ tra destra e sinistra. Continua a leggere Quei tentativi flop di rifare il Partito Repubblicano

Cosa resterà di Forza Italia?

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[Caffè News] Cosa resterà del sogno del 1994? Probabilmente soltanto un ex premier gaudente, che si spinge in migliaia di progetti senza mai sceglierne uno definitivo. Dall’addio alla rivoluzione liberale, siamo giunti a quelli reali. E non parliamo di alleati più o meno fedeli, ma dell’essenza stessa del berlusconismo. Se Fede è andato via già qualche anno fa, vedere Sandro Bondi cambiare gruppo parlamentare come un Fini qualunque fa un certo effetto. E le voci di corridoio parlano anche di un prossimo addio di Verdini.

Riproponiamo la domanda. Cosa resterà di Forza Italia? E, soprattutto, cosa ne resta ad ora? Ne hanno parlato Amedeo La Mattina e Ugo Magri su La Stampa del 21 aprile (QUI), descrivendo grosso modo le prossime possibili mosse degli azzurri. Prendendo spunto dal loro interessante pezzo, abbiamo voluto dare una nostra chiave di lettura della questione. Continua a leggere Cosa resterà di Forza Italia?

Guarda come ti sfascio Forza Italia

renzi_silvio[1][Caffè News] Sfasciare Forza Italia sembra essere il nuovo obiettivo di Matteo Renzi. Vanno in questo senso le infinite rinegoziazioni sul patto del Nazareno, i continui ultimatum a Berlusconi, l’alleanza con il M5S sulla Consulta. Tutta benzina sul fuoco che divampa dentro Forza Italia, alimentando gli scontenti e premendo verso una nuova scissione che ridurrebbe in brandelli il partito di Silvio. Quest’ultimo, accusato dai suoi di calarsi le braghe di fronte al segretario Pd, vede barcollare la propria leadership come non mai. Nemmeno le eresie di Fini e di Alfano erano riuscite a spingersi fino a tanto. Renzi è ormai lanciato verso lo sfascio di quel che resta di prima e seconda repubblica. Distrutti i sindacati, ora tocca a Forza Italia e al suo leader, retaggi sbiaditi di quello che erano stati nel sogno berlusconiano del 1994.
Giuseppe Guarino

Dal topless al cerchietto, quando si mescolano

fini-cerchietto-150x150[1][Caffè News] Dopo tutte le foto in bikini della “gatta morta allla rovescia” Maria Elena Boschi (definita così da Stefano Zecchi, QUI) e il topless sulla sdraio di Stefania Giannini, per qualche quotidiano di centro-destra è venuto il momento di dedicare la prima pagina a un altro nemico. Stavolta si tratta di Gianfranco Fini. L’ex presidente della Camera è stato immortalato a Sabaudia mentre gioca in spiaggia con la figlia, sfoggiando un cerchietto rosa da bambina. Libero [QUI] e Il Giornale [QUI] non hanno perso occasione per sbeffeggiare l’ex leader di An e Fli. Segno che, a ridosso della manifestazione di Mirabella, Gianfranco Fini faccia ancora paura (lo suggerisce Giuseppe Tatarella dal suo profilo Facebook)? Non ci è dato saperlo, sebbene appaia chiaro che la dottrina del non mescolare politica e vicende personali, per certi signori, valga soltanto per feste eleganti ed evasione fiscale di un Cavaliere di Arcore.
Giuseppe Guarino

Torna Fini, col rischio di fare una frittata di un uovo solo

fini[1][Caffè News] Gianfranco Fini riscende in campo. E questo non può che far piacere a chi crede nella politica come passione, competenza, movimentismo. Un po’ meno a una destra che da Fini si è sentita tradita, vuoi per aver sfasciato Alleanza Nazionale, vuoi per aver lasciato il Cavaliere.

Ebbene, lanciando il portale Partecipa, Fini tenta un nuovo percorso costituente della nuova destra italiana, dopo il fallimento di Futuro e Libertà.

Se Fli fallì fu colpa dell’eccessivo appiattimento sulle posizioni di Pierferdinando Casini e di Mario Monti, ossia al centrismo liberale di stampo sia cattolico che laico. È stato questo il più grosso neo dell’esperienza post-Pdl dell’ex Presidente della Camera, trombato con un misero 0.47%. Continua a leggere Torna Fini, col rischio di fare una frittata di un uovo solo

Perché in Italia serve un centrodestra valido

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[Caffè News] Il fatto che chi scriva sia notoriamente un simpatizzante del centrosinistra non deve scandalizzare più di tanto. Da sostenitore della forma di governo democratica (teoricamente non la migliore in assoluto, ma certamente il top in quanto a realizzabilità), infatti, non sono tanto preoccupato per un Pd che si attesti su livelli altissimi, quanto piuttosto per il pesante distacco nei confronti degli altri.

Alla base del sistema democratico, infatti, c’è la teoria dell’alternanza di governo, tipica di tante democrazie più mature della nostra (Francia, Stati Uniti, Regno Unito…) ma che da noi stenta a prendere piede. Abbiamo avuto quarant’anni di governo che, con coalizioni più o meno ristrette, ha sempre avuto il proprio perno nella Democrazia Cristiana. Poi è venuto il maggioritario, le coalizioni, Prodi e Berlusconi, l’alternanza di governo. Dal 1994 al 2006, centro-destra e centro-sinistra sembrano doversi finalmente succedere in una seria infinita. Continua a leggere Perché in Italia serve un centrodestra valido

Libri, librerie e il fenomeno serendipity

thornley[1][Caffè News] Qualche tempo fa, vagando in una delle rare (buone) librerie nascoste nella sperduta provincia di Benevento, mi sono messo a curiosare tra gli scaffali alla ricerca di qualcosa che potesse stuzzicare la mia fantasia di lettore.
Buttando l’occhio in un ripiano dedicato alla letteratura nordica mi imbatto, ed è amore a prima vista, in un paio di testi (editi da Iperborea) dello svedese Björn Larsson. Ad ammaliarmi non è tanto il formato stretto e fascinoso dei libri dell’editore milanese, quanto piuttosto un nome noto in copertina che non è quello dell’autore. L’appellativo in questione, e non è roba da poco, è quello del famigerato pirata Long John Silver. Continua a leggere Libri, librerie e il fenomeno serendipity

Partiti a gestione personale. Il caso italiano

berlusconi_grillo[1][Caffè News] Pare fosse Sheehan a notare che i partiti e i movimenti politici che hanno dato vita alle tre grandi dittature del novecento (fascismo, nazismo e bolscevismo), riproducessero al proprio interno il sistema che propugnavano.
Ora, dando per scontato la veridicità di tale affermazione, andiamo ad osservarla sulle forze politiche italiane.

È sconcertante come due dei tre principali partiti abbiano una struttura verticistica, dove il leader assoluto, dichiarato o meno, sia insostituibile al punto che la sua mancanza potrebbe causare la dissoluzione del movimento politico stesso.

Parliamo di Forza Italia o, comunque, dei partiti di Silvio Berlusconi. È lui il deus ex machina del sistema, Cavaliere insostituibile alla guida di una rodata macchina aziendale. Chi non è d’accordo può andare via, i casi Fini e Alfano sono ormai di scuola. Forza Italia è un’impresa: tutti lavorano per un fine comune, le responsabilità sono ripartite gerarchicamente, è il capo a decidere le teste da tagliare o chi far salire di grado. Continua a leggere Partiti a gestione personale. Il caso italiano

Il ventennio di Gianfranco Fini

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Per uno dei tanti paradossi della nostra politica, l’aiuto più forte, anche nella pubblica opionione, venne a Berlusconi dall’antiberlusconismo viscerale, spesso volgare, becero e insopportabilmente fazioso della quasi totalità delle forze di opposizione

gdc_miniQuesta è la seconda volta che parlo di un libro di Gianfranco Fini. E se lo faccio non è certo per affinità ideologica o culturale (rispetto alla prima esistono numerose divergenze; in quanto alla seconda, la dialettica e la preparazione del fondatore di An metterebbero alle corde qualunque pennivendolo di quartiere come me).

Gianfranco Fini mi ha sempre affascinato e, nel mondo della sinistra (o, se vogliamo, del centro-sinistra), ha sempre rappresentato la faccia seria del centro-destra, quell’interlocutore affidabile e sincero che non si riusciva certo a vedere in Berlusconi. Citando uno sketch del noto comico Diego Parassole, si potrebbe dire che Fini faceva capire che si poteva essere intelligenti e di destra, che è un po’ uno spreco, come Pelè che gioca nell’Inter.

È un testo scritto con linguaggio semplice e discorsivo, che raccoglie vent’anni di storia italiana senza cadere nell’utilizzo del linguaggio politichese (che emerge comunque nelle conclusioni). Continua a leggere Il ventennio di Gianfranco Fini

Cerreto Sannita, giovedì 10 aprile La Biblioteca del Sannio ospiterà l’ex Presidente della Camera Fini per la presentazione del suo libro “Il Ventennio”

fini_web_locandina[Sannio Week] La Biblioteca del Sannio ospiterà l’ex Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. L’appuntamento al Palazzo del Genio di Cerreto Sannita è per giovedì prossimo, il 10 aprile, alle ore 17.00.

Il presidente Fini presenterà il suo ultimo libro, edito da Rizzoli ed intitolato “Il Ventennio. Io, Berlusconi e la destra tradita”. Il testo raccoglie la testimonianza di un protagonista diretto della storia politica italiana a partire dalla “Svolta di Fiuggi” e dalla fondazione di Alleanza Nazionale fino ai giorni nostri.

Gianfranco Fini è stato segretario del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale Italiano, presidente di Alleanza Nazionale fino al 2008, Ministro degli Affari Esteri e Vicepresidente del Consiglio nel secondo e terzo governo Berlusconi, Presidente della Camera dei deputati dal 2008 al 2013, è oggi presidente dell’associazione Libera Destra. Continua a leggere Cerreto Sannita, giovedì 10 aprile La Biblioteca del Sannio ospiterà l’ex Presidente della Camera Fini per la presentazione del suo libro “Il Ventennio”