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Bollettino letture, dicembre 2014

dicembre

gdc_miniAnno nuovo, abitudini vecchie… Come già fatto precedentemente, elenco le letture che ho portato a termine nell’ultimo mese del 2014. Nel leggere, però, scordatevi jingle bells e le carole natalizie. E il marzapane e il panettone coi canditi. Noi si va giù duro. Come i colpi del pugile orbo protagonista delle dieci storie diverse ma uguali della prima antologia della Factory dei Sognatori. Come le storiacce vere della mafia, alle prese con l’industria alimentare piuttosto che con spaccio e prostituzione. Come le confessioni di un editore stressato. Come i vecchi monologhi di un piccolo comico dinoccolato. Come le teste dure degli antagonisti d’un romanzo per ragazzi. Come la critica alla società borghese di un Moravia d’annata. Come le divagazioni storiche d’un filosofo napoletano. Come quel pandoro rimasto aperto e lasciato solo soletto in dispensa fino a quando qualcuno, probabilmente non prima della metà di febbraio, non si deciderà a farne becchime per pettirossi. Continua a leggere Bollettino letture, dicembre 2014

Il Dell’Utri incazzato che vuole più libri

marcellodellutri[Caffè News] C’è da immaginarselo davvero, Marcello Dell’Utri in carcere costretto ad avere soltanto due libri. E che, memore di Marco Pannella o forse di Ghandi, minaccia uno sciopero della fame [fonte: QUI].

Il Dell’Utri incazzato che vuole più libri. Proprio mentre qualche amico gli ha preparato una pagina a pagamento sul Corriere della Sera, per esprimergli solidarietà. “Siamo al tuo fianco”, si legge. E poi “sei sempre stato un amico”, “le esprimiamo stima e gratitudine” e via sul tema. Insomma, lacrime a profusione per l’ex senatore FI in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa [fonte: QUI]. Continua a leggere Il Dell’Utri incazzato che vuole più libri

Ma Dell’Utri non è Craxi

berlusconi silvio craxi bettino

quadrifoglio miniNonostante Fabio Martini de La Stampa non fatichi a parlare, con una certa leggerezza, di “sindrome Craxi”, è chiaro che l’unica cosa che accomuna Bettino a Marcello Dell’Utri è la fuga all’estero.

Per il resto? Similitudini, spesso blande e superficiali.

Nel rapporto con Berlusconi, ad esempio, si ha ben coscienza della diversità tra quelli intercorrenti con Craxi e quelli intrattenuti con Dell’Utri, con la bilancia che pende dalla parte di quest’ultimo quanto a influenza, collaborazione politica, rapporti (inter)personali.

Cambia poi il peso politico. Continua a leggere Ma Dell’Utri non è Craxi

Solo oggi scopriamo che la mafia fa schifo

La mafia fa schifo. Giusto. Giustissimo. Vero.

E ce ne ricordiamo soltanto nei momenti di crisi, in quelli che lacerano la pelle lasciando aperte le ferite. Tutti a scrivere che la mafia va combattuta, tutti a cantare che la mafia e lo stato si assimilano, eccetera eccetera.

Leggi anche > LA MAFIA DEVOTA

Perfetto. A me va bene così. No, davvero, a me va bene così. Continua a leggere Solo oggi scopriamo che la mafia fa schifo

I casalesi di Pontida e i partiti sovrani

Sono loro. Sono quelli che si nascono dietro lo scudo della libertà di coscienza. Sono quelli che dichiarano che “al Nord la mafia non esiste”. Sono quelli che non mandano in galera uno come Cosentino. Sono quelli che vogliono giustizia, ma non troppa e, soprattutto, solo per chi decidono loro. Continua a leggere I casalesi di Pontida e i partiti sovrani

Se anche non fossero mafiosi li aiutano molto bene

A questo governo sono stati dati centinaia di appellativi e nomignoli, da quelli di stampo positivo come “Governo del fare”, a quelli nettamente meno apprezzativi come “puttanaio”. Uno di quelli che più merita attenzione è: “Cupola Berlusconi”, volto a sottolineare il carattere antilegalitario e mafioincentivante del sessantesimo governo della Repubblica Italiana. Continua a leggere Se anche non fossero mafiosi li aiutano molto bene

Al Nord la Mafia non esiste

Ma come si permette Roberto Saviano di accusare la Lega Nord di essere la culla della mafia nella parte settentrionale del Paese? In Padania la Mafia non c’è, non esiste. Essa è un fenomeno meridionale, che sta ad indicare l’arretratezza di quel Sud mangione e parassita dal quale bisogna staccarsi al più presto. Continua a leggere Al Nord la Mafia non esiste

Salvatore Cava, baci e saluti a tutti i fans

Salvatore Cava
Il boss Salvatore Cava che saluta, circondato dagli agenti della Mobile

Vedere uno dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia catturati dalla polizia è qualcosa di cui ogni popolo dovrebbe andare orgoglioso, è qualcosa grazie alla quale ogni italiano dovrebbe sentirsi fiero e più sollevato. Il riferimento è all’arresto, il 18 maggio, di Salvatore Cava, boss camorristico operante nel Vallo del Lauro, a confine tra le province di Avellino e Napoli. Stava sicuramente tentando di assumere una posizione nel vuoto di potere dovuto a recenti arresti di altri importanti boss locali. Dicevamo, dunque, è qualcosa di cui essere orgogliosi, il vedere che un criminale che era latitante da un paio d’anni venga assicurato alla giustizia. Non lanciamoci in facili critiche alla giustizia italiana (già bastano quelle di chi ci governa) perché le leggi contro le mafie e i mafiosi ci sono e sono anche piuttosto dure.

Quello che purtroppo intimidisce e preoccupa è il grado di spavalderia che il Cava, figlio di Biagio Cava e proveniente da un’importante famiglia tradizionalmente camorristica (in lotta con quella dei Graziano), ha mostrato davanti alle telecamere mentre gli agenti della mobile provvedevano ad occuparsi di lui. Baci e saluti, a chi? Ma ai suoi fans naturalmente! Continua a leggere Salvatore Cava, baci e saluti a tutti i fans