Archivi tag: Pippo Civati

Che fai, non mi cacci?

fassina civati

[Caffè News] Pippo Civati, neo-leader dell’ennesima microformazione rossa Possibile, è stato per un paio d’anni l’Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi… del Pd. Sempre indeciso tra restare e partire, fino a quando, sulla scia dell’ondata spagnola di Podemos, non ha raccolto armi e bagagli ed ha preso l’uscio. Il suo posto è rimasto vuoto, fino ad essere occupato da Stefano Fassina, che dal circolo di Capannelle si sfoga annunciando il proprio addio al Pd, salvo ritrattare e poi ancora confermare l’addio. Siamo all’assurdo, al “che fai, non mi cacci?”. Continua a leggere Che fai, non mi cacci?

Vengo dopo il Pci – Il primo partito d’Europa

[Caffè News] Ottenuta la fiducia, il Governo di Matteo Renzi si ritrova immediatamente a fare i conti con una serie di polemiche dovute alla gestione della successione a Letta (il quale, durante la cerimonia della campanella, si mostrerà gelido e distaccato nei confronti del neo-premier). Ma la composizione del governo sarà ragione di dibattito pubblico, soprattutto per quanto riguarda la presenza di alcuni indagati e, soprattutto, di Federica Guidi. Costei, nominata Ministro dello Sviluppo Economico è infatti da sempre notoriamente vicina a Berlusconi. Stefano Fassina commenta come “inopportuna” la sua presenza, tirando in ballo il conflitto d’interesse. La Guidi risponde alle polemiche dimettendosi dagli incarichi operativi ricoperti in tutte le aziende di famiglia. Continua a leggere Vengo dopo il Pci – Il primo partito d’Europa

Il Presidente, la croce e il Professore

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[Caffè News] Il Presidente Napolitano annuncia le tanto agognate dimissioni, sulle quali non aveva mai fatto mistero sin dal giorno della sua rielezione, ottenuta grazie ad un primo patto di larghe intese, proposto da un geniale Berlusconi nei confronti di un Partito Democratico allo sbando.

Ma a quelle prime e alle successive larghe intese era preceduto un tentativo della coalizione di centro-sinistra appena uscita “non vincintrice” dalle urne di portare al Colle l’unico uomo rimasto nel cuore del popolo progressista italiano: Romano Prodi. Continua a leggere Il Presidente, la croce e il Professore

Se la sinistra italiana rischia di scomparire (ancora una volta)

vendola _ migliore[Caffè News] È già finito il tempo dell’esultanza post-Europee, quando la Lista Tsipras ha visto il rientro in Europa della sinistra radicale italiana. Ci hanno pensato prima le questioni riguardanti l’elezione di Barbara Spinelli e poi quelle, tutte interne a Sel, riguardanti il decreto Irpef o, se ci piace chiamarlo così, quello degli 80 euro.

Su Europa, il quotidiano del Partito Democratico, Stefano Menichini ha parlato di “maledizione della sinistra più sinistra” [QUI]. Inutile dire che, davvero, negli schieramenti di centro-sinistra, sia al governo che all’opposizione, le schermaglie e le scissioni non sono mai mancate.
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Vengo dopo il Pci – Il partito di Renzi

[Caffè News] Il renzismo è il passo necessario a completare il processo unitario del Partito Democratico, da quando Romano Prodi aveva lanciato le prime idee di convergenza tra i progressisti.
Matteo Renzi comincia il percorso che lo porterà a diventare segretario del Pd nel 2010. Già iscritto a Ppi prima e Margherita poi, ex Presidente della Provincia di Firenze e sindaco della città gigliata, lancia insieme a Giuseppe Civati, Michele Emiliano e Debora Serracchiani la “Carta di Firenze”. Nel corso di una manifestazione denominata “Prossima fermata: Italia” nasce il movimento dei “rottamatori”, ottenendo il consenso di alcuni parlamentari democratici. Renzi propone un rinnovo del Pd, al fine di allontanarlo dall’immagine di partito di quadri e d’apparato che lo contraddistingue. La sinistra che si autocommisera, dice in breve il messaggio della Leopolda, non serve, è cosa antica. Il nuovo Pd deve farsi capire e deve capire, incidendo positivamente sulla vita del paese. E, soprattutto, deve vincere le elezioni 2013. Continua a leggere Vengo dopo il Pci – Il partito di Renzi

Vince Renzi, il Partito Democratico #cambiaverso

[Caffè News] 68% circa: è questo il risultato che porta Matteo Renzi alla testa del principale partito italiano di centrosinistra. Il sindaco di Firenze stravince, con un risultato superiore a quello di Bersani nel 2009 (53.23%) ma al di sotto di Veltroni nel 2007 (75.82%). [Fonti: QUI e QUI]

Renzi vince e stravince, staccando di netto sia Cuperlo (18%) che Civati (14%). Le punte più alte sono nelle regioni rosse (Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana), quelle più basse in Basilicata, Calabria, Puglia e Sardegna, ma mai al di sotto del 56%. [Fonte: QUI]

E adesso? Continua a leggere Vince Renzi, il Partito Democratico #cambiaverso

Il voto alle primarie del professor Prodi

[Caffè News] Ci aveva stupito, il fondatore dell’Ulivo, Romano Prodi, quello che anni fa contribuì alla creazione di quel bipolarismo tra Centrodestra e Centrosinistra che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni. Aveva annunciato la sua presa di distanza dalla sua creatura, il Partito Democratico, la stessa che lo aveva affossato durante le elezioni per la Presidenza della Repubblica. Aveva scelto di astenersi, di tornare a casa. Continua a leggere Il voto alle primarie del professor Prodi

Matteo Renzi e il Pd, sorti legate a doppio filo

[Caffè News] Matteo Renzi, lo abbiamo imparato, lo si ama o lo si odia.

E sì, perché il sindaco di Firenze, in questi anni, ci ha insegnato che il suo modo di fare, il suo linguaggio e le sue idee possono essere invise sia a chi è avvezzo ad un politichese postbellico che a chi si atteggia ad essere il nuovo che avanza con poche idee ma anche confuse. Continua a leggere Matteo Renzi e il Pd, sorti legate a doppio filo

Scontri e lotte di potere per la segreteria Pd

[Sannio Week] Endorsement, lotte di potere, ingrati voltafaccia o semplici approvazioni. La successione a Bersani, che passa per l’interim di Epifani, appare incerta e flebile. Il rischio di spaccare il Pd è alto, ma sembra che dalle parti del centrosinistra italiano, ormai da vent’anni, ci sono abituati tutti. Continua a leggere Scontri e lotte di potere per la segreteria Pd

Ds-Ppi. Come, quando e perché

Il Partito Democratico vince ma non convince. I risultati dei ballottaggi, confrontati con il voto di febbraio e coi sondaggi più recenti, non fanno che confermare quanto il Pd sia forte a livello locale (forse in virtù dell’attrattività elettorale dei personaggi che, nel bene o nel male, fanno parte del partito). Continua a leggere Ds-Ppi. Come, quando e perché