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Il guazzabuglio spagnolo, l’Italicum, il settarismo e le regole del parlamentarismo

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quadrifoglio miniSe una cosa insegnano le elezioni spagnole è che esistono poche regole affinché un sistema politico funzioni. E questo a seconda del suo assetto istituzionale e della legge elettorale.

In Spagna, ad esempio, siamo di fronte al trionfo del parlamentarismo. Della rappresentanza, della mediazione. Della proporzionalità. Grazie anche a sistemi elettorali che hanno prodotto e produrranno governi necessariamente di coalizione. Continua a leggere Il guazzabuglio spagnolo, l’Italicum, il settarismo e le regole del parlamentarismo

Perché in Italia serve un centrodestra valido

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[Caffè News] Il fatto che chi scriva sia notoriamente un simpatizzante del centrosinistra non deve scandalizzare più di tanto. Da sostenitore della forma di governo democratica (teoricamente non la migliore in assoluto, ma certamente il top in quanto a realizzabilità), infatti, non sono tanto preoccupato per un Pd che si attesti su livelli altissimi, quanto piuttosto per il pesante distacco nei confronti degli altri.

Alla base del sistema democratico, infatti, c’è la teoria dell’alternanza di governo, tipica di tante democrazie più mature della nostra (Francia, Stati Uniti, Regno Unito…) ma che da noi stenta a prendere piede. Abbiamo avuto quarant’anni di governo che, con coalizioni più o meno ristrette, ha sempre avuto il proprio perno nella Democrazia Cristiana. Poi è venuto il maggioritario, le coalizioni, Prodi e Berlusconi, l’alternanza di governo. Dal 1994 al 2006, centro-destra e centro-sinistra sembrano doversi finalmente succedere in una seria infinita. Continua a leggere Perché in Italia serve un centrodestra valido

Vengo dopo il Pci – Il partito di Renzi

[Caffè News] Il renzismo è il passo necessario a completare il processo unitario del Partito Democratico, da quando Romano Prodi aveva lanciato le prime idee di convergenza tra i progressisti.
Matteo Renzi comincia il percorso che lo porterà a diventare segretario del Pd nel 2010. Già iscritto a Ppi prima e Margherita poi, ex Presidente della Provincia di Firenze e sindaco della città gigliata, lancia insieme a Giuseppe Civati, Michele Emiliano e Debora Serracchiani la “Carta di Firenze”. Nel corso di una manifestazione denominata “Prossima fermata: Italia” nasce il movimento dei “rottamatori”, ottenendo il consenso di alcuni parlamentari democratici. Renzi propone un rinnovo del Pd, al fine di allontanarlo dall’immagine di partito di quadri e d’apparato che lo contraddistingue. La sinistra che si autocommisera, dice in breve il messaggio della Leopolda, non serve, è cosa antica. Il nuovo Pd deve farsi capire e deve capire, incidendo positivamente sulla vita del paese. E, soprattutto, deve vincere le elezioni 2013. Continua a leggere Vengo dopo il Pci – Il partito di Renzi

Renzi e Berlusconi, hanno inizio i compromessi alla luce del sole

[Sannio Week] Secondo i piani, Matteo Renzi ha incontrato Silvio Berlusconi. Incontro cordiale, nella sede del Pd, che, a quanto pare, ha già generato un accordo di massima per la modifica della legge elettorale. Bene. Bravi. Bis.

Dove stanno i problemi?

Il problema principale non è certo il fatto che il Renzi segretario del Pd abbia incontrato il Berlusconi presidente di Forza Italia. Anzi, in tutta questa storia, l’unica cosa normale è proprio questa. Perché se è vero che Silvio Berlusconi è un ex senatore condannato e decaduto, è anche vero che, ciò nonostante, è anche il leader di quello che, stando ai risultati delle ultime politiche, è il terzo partito italiano. Particolare non trascurabile, questo. Perché siamo in democrazia e, nonostante tutto, se il popolo italiano si ostina a scegliere Berlusconi in fondo significa che è giusto così. Il fatto che sia decaduto gli impedisce di mettere piede in primo piano nelle istituzioni repubblicane, ma non volerlo riconoscere come leader del centro-destra è semplicemente infantile e pretestuoso. Detto questo, ricordiamoci che anche Beppe Grillo (l’esempio è voluto) ha più volte deciso di non presentarsi direttamente in virtù dei propri precedenti giudiziari, ma ciò non vuol dire certo che non abbia un ruolo (o un’autorità) nella vita del Movimento 5 Stelle. Continua a leggere Renzi e Berlusconi, hanno inizio i compromessi alla luce del sole

Il sistema perfetto

[Sannio Week] Si torna a parlare di maggioritario. Matteo Renzi, dal palco della Leopolda, annuncia un “mai più il proporzionale”.

Il sistema maggioritario uninominale corretto proporzionalmente, presente in Italia fino al 2006, è stato sostituito dall’attuale sistema proporzionale con premio di maggioranza e soglia di sbarramento. Lo stesso Mattarellum sostituì a sua volta il proporzionale puro, presente in Italia dagli albori della nostra democrazia.

Andiamo a vedere.

Col proporzionale puro si favoriva la nascita di coalizioni di governo. Furono pochissimi, infatti, gli esecutivi sostenuti da una maggioranza formata dai parlamentari della sola Democrazia Cristiana. Nacque il centrismo, il centro-sinistra e il pentapartito. Ci furono un paio di scivoloni a destra con appoggi esterni di monarchici e missini. Ci fu il compromesso storico col Pci. Continua a leggere Il sistema perfetto

Chi è il padrone dei parlamentari?

[Caffè News] Lo scorso 3 ottobre, all’indomani del voto di fiducia al Governo Letta, alla trasmissione di La7 “L’aria che tira”, condotta da Myrta Martino, l’eurodeputata Licia Ronzulli ha voluto ribadire che la cieca fedeltà dei parlamentari Pdl al Cavaliere è dettata da una questione di gratitudine, in quanto, in un parlamento di nominati, tutti loro si trovano al posto che occupano grazie soltanto a Silvio Berlusconi. A lei ha risposto piuttosto indispettito Carlo Giovanardi, che ha ribadito il fatto che nel Pdl c’è anche chi, come lui, c’era anche prima del 1994 e che, entrando nel partito, ha portato con sé i propri voti e le proprie esperienze (puntata: QUI). Continua a leggere Chi è il padrone dei parlamentari?

Grillo: il porcellum è ingiusto, ma ci serve per vincere

Lo ha detto il non-Leader del non-Partito a cinque stelle riferendosi alla legge elettorale attuale, il porcellum: “Io voglio abrogarla e introdurre il sistema proporzionale ma solo dopo aver vinto con il sistema attuale”. Si corregge un attimo dopo dicendo che lo stesso porcello è “totalmente ingiusto”. Continua a leggere Grillo: il porcellum è ingiusto, ma ci serve per vincere

Se del maiale non si butta via niente, il Porcellum è meglio buttarlo via tutto

Ritorniamo su un caro argomento sul quale si sta finalmente facendo la giusta luce: l’insulsaggine della attuale legge elettorale italiana. La porcata Calderoli: il Porcellum. Continua a leggere Se del maiale non si butta via niente, il Porcellum è meglio buttarlo via tutto

Partiti d’Italia, stato di salute della democrazia

Il sistema partitico è una delle cartine di tornasole della democrazia, basta darvi uno sguardo per tastare lo stato di salute della libertà di espressione italiana. Più partiti ci sono e più essi lottano tra di loro, più il segnale è positivo: lo scontro politico è aperto e la democrazia non è in pericolo. Lo diceva anche Machiavelli che la lotta è un segnale della effettiva libertà interna di uno stato. La lotta non è quindi negativa, ma positiva. D’altronde i sistemi a partito unico sono delle dittature, quelli bipartitici sono contraddistinti da una rigidità e da una scarsa diversificazione delle proposte. Continua a leggere Partiti d’Italia, stato di salute della democrazia

La falsificazione della volontà popolare

Dal PdL e dalla Lega arrivano voci festose che gridano accorate: “Non siete riusciti a sovvertire la volontà popolare!”. Ma noi, con un pizzico di memoria storica, possiamo provare senza che alcun dubbio possa essere sollevato che non c’è nulla di più falsificabile della volontà popolare. Continua a leggere La falsificazione della volontà popolare