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Il piano B ci darà un governo? Riflessioni sul confronto PD-M5S

L’incarico esplorativo che il Presidente della Repubblica ha affidato Roberto Fico sta scoppiando come una bomba nel già ridotto a brandelli panorama politico nazionale. Una bomba che, se tutto va bene, restituirà un governo al paese. Una bomba che, se va male, sarà il preludio per un non indolore ritorno alle urne. Continua a leggere Il piano B ci darà un governo? Riflessioni sul confronto PD-M5S

Nuovo governo, senza Renzi il PD può avere il coltello dalla parte del manico

C’è ancora quasi un mese di tempo affinché il Presidente Mattarella cominci a fare le consultazioni. Fino ad allora assisteremo ad una serie infinita di cambi di opinione di ogni genere, nonché di aperture e chiusure. In attesa delle “vere” dimissioni di Matteo Renzi, c’è da fare qualche osservazione sul Partito Democratico. Continua a leggere Nuovo governo, senza Renzi il PD può avere il coltello dalla parte del manico

Perché ce l’hanno tutti con Emma Bonino?

Nota necessaria: Ho deciso di ricominciare a scrivere su questo blog della cosa che, mio malgrado, conosco meglio: la politica italiana. Lo faccio da osservatore esterno e tenterò di essere come al solito una voce critica nel mare della stampa allineata più o meno a destra, a sinistra o nel calderone del duro e puro “né di destra né di sinistra”. Il primo articolo di questo mio ritorno non richiesto al giornalismo politico voglio dedicarlo a Emma Bonino.

Perché ce l’hanno tutti con Emma Bonino? I post d’odio nei suoi confronti sono diventati una costante degli ultimi giorni di campagna elettorale, come se di colpo fosse diventata solo lei il nemico assoluto da combattere. Perché? Continua a leggere Perché ce l’hanno tutti con Emma Bonino?

US Vote History: 1936

1936

[Caffè News] Le misure del New Deal di F.D. Roosevelt si rivelarono estremamente popolari, soprattutto per via dei programmi di welfare come il Social Security Act e i sussidi di disoccupazione. Nelle elezioni di midterm del 1934 tale sentimento venne fuori, dato che i democratici ottennero un’ampia maggioranza in entrambe le camere del Congresso. Continua a leggere US Vote History: 1936

US Vote History: 1932

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[Caffè News] L’era di prosperità prospettata da Hoover non venne. Anzi, la sua amministrazione si trovò a dover fronteggiare la Grande Depressione. Convinto assertore delle teorie di non intervento pubblico nelle questioni economiche, il Presidente in carica venne subito accusato di eccessivo laissez-faire nella gestione della Crisi del ‘29 e nei suoi strascichi. Al contrario, Hoover intuì la necessità di non abbandonare l’economia a sé stessa, negoziando più volte con gli imprenditori affinché non tagliassero personale né riducessero i salari. Alcuni studiosi, tra i quali l’anarco-libertariano Murray Rothbard, hanno poi sostenuto che addirittura Hoover sia stato l’avviatore del New Deal. Non è questa la sede per approfondire su tale dibattito, basti sapere che il Presidente repubblicano tentennò più volte tra politiche liberiste e pro-labour, finendo per imbarcarsi in una serie di atti controproducenti. Se da un lato favorì il rimpatrio degli immigrati messicani rimasti senza lavoro, dall’altro tentò di risollevare l’economia firmando (non senza riserve) lo Smoot-Hawley Tariff Act del 1930, che incrementò i dazi sulle importazioni per tentare di risollevare le sorti di fabbriche ed aziende agricole interne. Lo Smoot-Hawley Act in un primo momento sembrò funzionare, salvo poi rivelarsi un ennesimo fallimento, anche quando venne affiancato dal Revenue Act del 1932, considerato il maggior incremento fiscale in tempo di pace della storia. Le accuse di laissez-faire avrebbero cambiato verso durante la campagna elettorale successiva, quando i democratici sarebbero arrivati al punto di affibbiare ad Hoover l’etichetta di “socialista”. Continua a leggere US Vote History: 1932

US Vote History: 1928

1928

[Caffè News] Calvin Coolidge decise che si sarebbe ritirato al termine del mandato. La sua politica liberista e non interventista era compensata da un occhio ai diritti civili, in favore soprattutto di afro-americani e nativi. Si parlava di Coolidge Prosperity per indicare la forza economica raggiunta in quegli anni dagli States. Un’altra delle sue grandi vittorie arrivò in politica estera con il patto Kellog-Briand, storico documento internazionale di rinuncia alla guerra come strumento di politica estera, firmato dagli Stati Uniti e dalle maggiori potenze internazionali. Continua a leggere US Vote History: 1928

Hillary Clinton, la prima donna candidata degli Usa

hillary

avantiÈ fatta. Hillary Clinton è formalmente la candidata Presidente del Partito Democratico. Ad investirla, a Philadelphia, dopo gli endorsement di Sanders e di Michelle Obama, è arrivato il suo primo fan, Bill Clinton, che ha commosso gli astanti con un appassionato discorso: “dovreste eleggere lei, che non mollerà mai quando le cose si faranno dure. Lei ci renderà più forti insieme. I vostri figli e i vostri nipoti vi saranno grati”.

E, paradossalmente, alla convention dem si è trattato di una “Bill Clinton Night”. Essendo stato uno dei presidenti più amati della storia, Mr. Clinton ha rispolverato il suo repertorio, quello che ventiquattro anni fa portò lui alla Casa Bianca. Ha dunque ripreso la forza del pensiero New Democrat, la spinta liberale che ha connotato le sue due amministrazioni, la forza carismatica e l’amore per gli Stati Uniti. E, tramite questa ricetta vincente, ha spinto Hillary in cima alle gerarchie del partito. Continua a leggere Hillary Clinton, la prima donna candidata degli Usa

Due parole su Quarto

Luigi Di Maio (M5S), vicepresidente della Camera, e Roberto Fico (s), presidente della commissione di vigilanza Rai, nella giornata a sostegno del candidato sindaco di Quarto (NapoliI), Rosa Capuozzo (c), impegnato nel ballottaggio con il candidato del centrodestra, Quarto, 6 giugno 2015. ANSA / CIRO FUSCO

quadrifoglio miniIo su Quarto, finora, ho scritto poco. Oggi due parole voglio dirle, dato che mi sembra si sia persa ogni misura da più parti.

Dal lato M5S, trovo inaccettabile che alle difese a spada tratta della prima ora siano seguiti insulti ed espulsioni da parte del padre-padrone. L’espulsione della Capuozzo (rientrante nel codice d’onore interno del partito-azienda), è qualcosa di indegno. Continua a leggere Due parole su Quarto

Era così difficile?

de luca

quadrifoglio miniSu Vincenzo De Luca il Pd si scopre garantista.

Ed è strano che al Nazareno questa dottrina vada facendosi spazio. Vista fino a qualche tempo fa come sinonimo di “impunità”, il garantismo dovrà riprendersi la sinistra dalla quale era stato deliberatamente escluso in altri tempi.

Quando l’attenzione della magistratura (o addirittura il ricatto, da quanto sembra emergere nel caso del governatore campano) era rivolto tutto nei confronti di Craxi prima e di Berlusconi poi, la sinistra post-comunista non faticò a schierarsi dalla parte del potere giudiziario. Continua a leggere Era così difficile?

La solita storia della sinistra italiana

sinistraitaliana

[Caffè News] Nasce Sinistra Italiana, ennesima accozzaglia di “a sinistra del Pd”. Composta da Sel ed ex dem, tra i quali il nome più in luce è Stefano Fassina.

Siamo di fronte all’ennesima espansione del partitino vendoliano, la quintessenza del radicalismo chic che fa il gioco delle destre tenendo bene in mostra il pugno chiuso e la bandiera rossa. Perché è questo Continua a leggere La solita storia della sinistra italiana