[Caffè News] L’approccio al Prog viene comunemente inteso come un passo importante, complesso, zeppo di difficoltà. Come se la musica inquadrata nel genere fosse qualcosa di completamente differente e le classiche tecniche di fruizione non bastassero.
In realtà, il prog è un genere dove ricercatezza e tecnicismi spesso fanno la voce grossa, ma questo non rappresenta necessariamente un dominio della precisione del virtuosismo sulla diffusione emozionale, che resta viva.
Il primo brano prog che ho ascoltato in vita mia è stato Il giardino del mago, del Banco del Mutuo Soccorso, apertura del lato B del loro primo album omonimo del 1972 e da me reperito su una vecchia compilation appartenente a mio padre. E a colpirmi, in quel brano da 18 minuti, fu proprio l’esplosione di emozioni che dalle note iniziali, semplicemente strimpellate, vanno caricandosi di tensione grazie alla voce di Francesco Di Giacomo fino a crescere e ricadere e crescere ancora in una suite immaginifica colorata a tinte gelide.
A riguardo, vi parlo oggi di uno strumento di rapida consultazione per chiunque volesse approcciarsi al prog, senza stare a preoccuparsi troppo del livello di base dal quale si vada a partire.
È il caso del testo Rock progressivo. Una guida di Stefano Orlando Puracchio, disponibile in formato digitale sui maggiori webstore (ulteriori info QUI). Continua a leggere Il sussidiario del Prog di Stefano Orlando Puracchio →