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Garantismo e giustizialismo nella cultura politica italiana

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[Caffè News] Garantismo e giustizialismo, si sa, sono due valori opposti che permeano la discussione politica italiana sin dalla notte dei tempi. Una situazione politica sicuramente falsata rispetto al resto d’Europa.

Pensiamo alla Prima Repubblica. Il maggior partito di sinistra era il Partito Comunista. Che benché se ne dica era sicuramente distante dai valori liberali e democratici che ispiravano le sinistre del continente. La tradizione forcaiola del comunismo italiano trova (tra l’altro) fondamento nella celebre “diversità genetica” millantata da Enrico Berlinguer. Tali valori accomunavano inoltre gli opposti estremismi, dato che anche il Movimento Sociale Italiano non parlava certo di tolleranza e di garantismo. Continua a leggere Garantismo e giustizialismo nella cultura politica italiana

Partiti a gestione personale. Il caso italiano

berlusconi_grillo[1][Caffè News] Pare fosse Sheehan a notare che i partiti e i movimenti politici che hanno dato vita alle tre grandi dittature del novecento (fascismo, nazismo e bolscevismo), riproducessero al proprio interno il sistema che propugnavano.
Ora, dando per scontato la veridicità di tale affermazione, andiamo ad osservarla sulle forze politiche italiane.

È sconcertante come due dei tre principali partiti abbiano una struttura verticistica, dove il leader assoluto, dichiarato o meno, sia insostituibile al punto che la sua mancanza potrebbe causare la dissoluzione del movimento politico stesso.

Parliamo di Forza Italia o, comunque, dei partiti di Silvio Berlusconi. È lui il deus ex machina del sistema, Cavaliere insostituibile alla guida di una rodata macchina aziendale. Chi non è d’accordo può andare via, i casi Fini e Alfano sono ormai di scuola. Forza Italia è un’impresa: tutti lavorano per un fine comune, le responsabilità sono ripartite gerarchicamente, è il capo a decidere le teste da tagliare o chi far salire di grado. Continua a leggere Partiti a gestione personale. Il caso italiano

Mi scusi Presidente.

Mi scusi Presidente o, dovrei dire, quasi Presidente. Visto che ancora non è stato eletto, visto che ancora non conosciamo il suo nome.

Mi scusi Presidente. Non so se lei avrà il volto pacato di Romano Prodi, l’impegno sociale di Gino Strada o la spigolosità di Emma Bonino.

Mi scusi Presidente. Di lei non so ancora nulla Continua a leggere Mi scusi Presidente.

Lega Nord e 5 stelle, quelle strane somiglianze

Lasciamo perdere per un momento le questioni riguardanti ideali e ideologie. Mettiamo anche da parte le accuse di razzismo, ostentato o velato che sia. Focalizziamo invece il nostro sguardo su alcune questioni prettamente politologiche che accomunano il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo alla Lega Nord di Umberto Bossi. Continua a leggere Lega Nord e 5 stelle, quelle strane somiglianze

I partiti oggi e l’ammasso di chiacchiere della destra italiana

Oggi, post-elezioni, è tempo di tirare bilanci.

La destra italiana si è rivelata finalmente per quello che è: un ammasso di chiacchiere. Avvoltosi su sé stessa a causa delle vicende leghiste e dell’addio (o semplice saluto?) di Berlusconi,  l’asse Pdl-Lega ha finito per frantumarsi ancora di più, distruggendosi completamente. Continua a leggere I partiti oggi e l’ammasso di chiacchiere della destra italiana

L’Italia ha bisogno dei Partiti

Pierluigi Bersani le canta a Beppe Grillo, non nuovo a giocare agli insulti e alle accuse. Urlante. Questo è l’aggettivo che meglio configura il populista leader del Movimento 5 Stelle, quel Beppe Grillo così sicuro di sé. A Grillo risponde anche il leader dell’UDC Casini: “Entri in Parlamento, si misuri coi problemi concreti della politica e faccia meno chiacchiere”. Continua a leggere L’Italia ha bisogno dei Partiti

Il parlamento che non c’è

A cosa serve un Parlamento che non ha alcuna funzione, se non interna al partito? A cosa serve in una nazione che non esiste? A nulla, assolutamente a nulla. La funzione del Parlamento del Nord è praticamente uguale allo zero. Un Parlamento che non serve a niente in uno Stato (la Padania) che non esiste. Continua a leggere Il parlamento che non c’è

Eserciti regionali, estreme fantasie leghiste

L’ultima trovata degli omini in camicia verde si chiama Esercito Regionale. Ogni regione dovrebbe essere fornita d’un suo speciale esercito formato da giovani volontari cessati dal servizio senza demerito. Se l’idea è quella di aumentare l’occupazione giovanile (si suppone che i volontari ricevano uno stipendio), si sta affrontando il problema in modo pessimo, poiché imporrebbe costi insostenibili allo Stato (o alla Regione, che quasi sicuramente dovrebbe accollarsi le spese per il mantenimento del proprio esercito). Lo sdegno dal resto del mondo politico non si è fatto attendere: l’intero emiciclo, all’infuori della Lega, ha subito dichiarato il proprio parere negativo rispetto all’ultimo capriccio di casa Bossi. Continua a leggere Eserciti regionali, estreme fantasie leghiste

Il senatùr prigioniero del cavaliere

All’opposizione e nella maggioranza stessa (Futuro e Libertà), si parla di Berlusconi ostaggio degli interessi del Nord, della Lega e di Bossi. Ma se così non fosse? Se un giorno qualcuno rivelasse in realtà l’esatto contrario?

Bossi-BerlusconiLe dichiarazioni arrivano al Riformista del 25 agosto da Rosanna Sapori. La Sapori si autodichiara una voce estroversa, impertinente, aggressiva, diretta, dirompente, ma difficile da catalogare e soprattutto libera. Ed è stata esponente della Lega Nord, nonché giornalista (ex) per Radio Padania Libera.

Illustra un panorama politico con Bossi che deve seguire Berlusconi, obbligatoriamente? Perché?
Perché quel simboletto con le scritte blu e la silhouette di Alberto da Giussano che impugna lo spadone sarebbe di proprietà del nostro premier. La Sapori lo ha dichiarato al Riformista e altre volte, anche in televisione. Continua a leggere Il senatùr prigioniero del cavaliere