Lo studio esplora quelle che furono le reazioni italiane di fronte alla crisi d’Ungheria del 1956, tenendo conto del contesto storico-politico dell’epoca. L’Italia – governata dal primo esecutivo guidato da Antonio Segni, appoggiato da Democrazia cristiana, Pli, Pri e Psdi – vedeva l’ingombrante presenza del maggiore partito comunista d’occidente che, insieme ad un partito socialista ancora fuori dall’arco costituzionale, rappresentava una forte minaccia
Continua a leggere Il quadro politico italiano di fronte alla crisi d’Ungheria del 1956Archivi categoria: Politica Internazionale
Francia, da Benoit Hamon schiaffo a Manuel Valls
Schiaffo a Manuel Valls. L’ex capo di governo francese, in lizza per correre alle prossime Presidenziali è stato superato dal suo avversario Benoit Hamon, sconfitto di circa quattro punti percentuali (31% contro 35%) Continua a leggere Francia, da Benoit Hamon schiaffo a Manuel Valls
Francia. Le primarie bocciano Sarkozy
Venezuela, i domiciliari all’oppositore Rosales
Ennesima mossa del governo venezuelano, che ieri notte ha liberato l’ex candidato alla presidenza e già governatore dello stato di Zulia e sindaco di Maracaibo, Manuel Rosales.
Arrestato dall’intellighenzia del paese sudamericano un anno fa per un supposto arricchimento illecito, Rosales è stato per anni l’uomo più in vista dell’opposizione e dei socialisti di Acción Democratica, fondando poi il partito socialdemocratico Un Nuevo Tiempo. A pronunciare la sua accusa, subito accolta dai tribunali, fu direttamente Hugo Chávez nel mezzo delle elezioni regionali del 2008. Dopo essere stato in esilio forzato a Lima e a Panama, Rosales è tornato in Venezuela nella campagna elettorale delle ultime elezioni parlamentari, quando fu catturato dalla polizia politica all’atterraggio in aeroporto. Continua a leggere Venezuela, i domiciliari all’oppositore Rosales
Venezuela, Maduro e il referendum revocativo
Che la democrazia venezuelana fosse malata non c’erano dubbi. Dopo le aggressioni che si susseguono da giorni nei confronti di rappresentanti e militanti delle opposizioni, l’obiettivo dei partiti alternativi a quello di governo (tra i quali Acción Democratica del Presidente dell’Assemblea Henry Ramos Allup, aderente all’Internazionale Socialista) è di mandare a casa il presidente Maduro, sfruttando uno strumento previsto dalla costituzione “bolivariana” di Hugo Chavez: il referendum revocativo del mandato presidenziale. Continua a leggere Venezuela, Maduro e il referendum revocativo
Michelle Obama, la vera ‘First’ Lady
Uno dei migliori discorsi di questa campagna elettorale viene da Michelle Obama, che a Manchester (New Hampshire), ha tenuto uno dei più toccanti discorsi in favore della candidata dem alla presidenza Hillary Clinton.
Le stoccate maggiori, ovviamente, sono andate a Donald Trump Continua a leggere Michelle Obama, la vera ‘First’ Lady
Maduro e la democrazia a colpi di ‘minacce’
Ancora minacce ai partiti di opposizione nel Venezuela di Maduro.
A rivelarlo è il leader di Azione Democratica, Henry Ramos Allup. Su Twitter, il presidente dell’Assemblea Nazionale ha rivelato che le sedi del partito, aderente all’Internazionale Socialista, sono state attaccate a Barcelona e a Puerto La Cruz, nello stato di Anzoátegui. A colpire sarebbero stati dei gruppi legati al Partido Socialista Unido de Venezuela, ossia al presidente Maduro e al defunto Hugo Chavez. Continua a leggere Maduro e la democrazia a colpi di ‘minacce’
US Vote History: 1936
[Caffè News] Le misure del New Deal di F.D. Roosevelt si rivelarono estremamente popolari, soprattutto per via dei programmi di welfare come il Social Security Act e i sussidi di disoccupazione. Nelle elezioni di midterm del 1934 tale sentimento venne fuori, dato che i democratici ottennero un’ampia maggioranza in entrambe le camere del Congresso. Continua a leggere US Vote History: 1936
US Vote History: 1932
[Caffè News] L’era di prosperità prospettata da Hoover non venne. Anzi, la sua amministrazione si trovò a dover fronteggiare la Grande Depressione. Convinto assertore delle teorie di non intervento pubblico nelle questioni economiche, il Presidente in carica venne subito accusato di eccessivo laissez-faire nella gestione della Crisi del ‘29 e nei suoi strascichi. Al contrario, Hoover intuì la necessità di non abbandonare l’economia a sé stessa, negoziando più volte con gli imprenditori affinché non tagliassero personale né riducessero i salari. Alcuni studiosi, tra i quali l’anarco-libertariano Murray Rothbard, hanno poi sostenuto che addirittura Hoover sia stato l’avviatore del New Deal. Non è questa la sede per approfondire su tale dibattito, basti sapere che il Presidente repubblicano tentennò più volte tra politiche liberiste e pro-labour, finendo per imbarcarsi in una serie di atti controproducenti. Se da un lato favorì il rimpatrio degli immigrati messicani rimasti senza lavoro, dall’altro tentò di risollevare l’economia firmando (non senza riserve) lo Smoot-Hawley Tariff Act del 1930, che incrementò i dazi sulle importazioni per tentare di risollevare le sorti di fabbriche ed aziende agricole interne. Lo Smoot-Hawley Act in un primo momento sembrò funzionare, salvo poi rivelarsi un ennesimo fallimento, anche quando venne affiancato dal Revenue Act del 1932, considerato il maggior incremento fiscale in tempo di pace della storia. Le accuse di laissez-faire avrebbero cambiato verso durante la campagna elettorale successiva, quando i democratici sarebbero arrivati al punto di affibbiare ad Hoover l’etichetta di “socialista”. Continua a leggere US Vote History: 1932
Hollande giù nei sondaggi si prepara alle presidenziali
Non c’erano dubbi a riguardo, ma François Hollande è uscito finalmente allo scoperto, rivelando che l’anno prossimo correrà nuovamente per la poltrona presidenziale. E questo nonostante i sondaggi, che lo danno già per sicuro sconfitto in virtù della forte impopolarità di cui il Presidente godrebbe. Continua a leggere Hollande giù nei sondaggi si prepara alle presidenziali