[Caffè News] L’era di prosperità prospettata da Hoover non venne. Anzi, la sua amministrazione si trovò a dover fronteggiare la Grande Depressione. Convinto assertore delle teorie di non intervento pubblico nelle questioni economiche, il Presidente in carica venne subito accusato di eccessivo laissez-faire nella gestione della Crisi del ‘29 e nei suoi strascichi. Al contrario, Hoover intuì la necessità di non abbandonare l’economia a sé stessa, negoziando più volte con gli imprenditori affinché non tagliassero personale né riducessero i salari. Alcuni studiosi, tra i quali l’anarco-libertariano Murray Rothbard, hanno poi sostenuto che addirittura Hoover sia stato l’avviatore del New Deal. Non è questa la sede per approfondire su tale dibattito, basti sapere che il Presidente repubblicano tentennò più volte tra politiche liberiste e pro-labour, finendo per imbarcarsi in una serie di atti controproducenti. Se da un lato favorì il rimpatrio degli immigrati messicani rimasti senza lavoro, dall’altro tentò di risollevare l’economia firmando (non senza riserve) lo Smoot-Hawley Tariff Act del 1930, che incrementò i dazi sulle importazioni per tentare di risollevare le sorti di fabbriche ed aziende agricole interne. Lo Smoot-Hawley Act in un primo momento sembrò funzionare, salvo poi rivelarsi un ennesimo fallimento, anche quando venne affiancato dal Revenue Act del 1932, considerato il maggior incremento fiscale in tempo di pace della storia. Le accuse di laissez-faire avrebbero cambiato verso durante la campagna elettorale successiva, quando i democratici sarebbero arrivati al punto di affibbiare ad Hoover l’etichetta di “socialista”. Continua a leggere US Vote History: 1932
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Putin, Obama e il paradiso russo
[Caffè News] Se 25 anni fa qualcuno avesse scommesso un soldo bucato sul fatto che un ex KGB potesse diventare l’idolo della destra europea, lo avrebbero ricoverato.
E invece è andata proprio così, Putin è oggi l’idolo di neofascisti, qualunquisti e nazionalisti, che sul web gli dimostrano attestati di stima e lo confrontano continuamente al negro abbronzato yankee Obama.
La retorica anti-Islam, omosessualità e immigrazione russa si scontra con le politiche liberal USA. E il fatto che nella guerra all’Isis Continua a leggere Putin, Obama e il paradiso russo
Un’opinione su Rambo Year One 3 – Point of No Return
Del progetto di Wallace Lee, Rambo Year One, su queste pagine si è ampiamente parlato. Si tratta di cinque romanzi che fanno da prequel a First Blood, romanzo di David Morrell e primo film della saga di Rambo con Sylvester Stallone.
Ebbene, QUI trovate gratuitamente il primo volume della serie, mentre gli altri sono ancora inediti e saranno pubblicati prossimamente. Dopo qualche scambio di e-mail con Wallace Lee, mi è stato concesso di leggerli in anteprima. Ho già scritto del secondo volume, Baker Team, mentre oggi vi parlerò di Point Of No Return, terzo libro della saga. Continua a leggere Un’opinione su Rambo Year One 3 – Point of No Return
Lo scandalo Volkswagen è un danno a tutta l’Europa
[Caffè News] C’è tanta gente che allo scandalo Volkswagen (a proposito, ‘Volkswagen’ comincia con la ‘V’, non con la ‘W’) esulta, nemmeno avesse vinto i mondiali di calcio. Tedeschi di merda, Merkel culona e improperi del genere non sono assolutamente mancati, in puro stile italiano.
Qualcuno si è anche inoltrato in qualche teoria del complotto degna da romanzetto fantascientifico di terz’ordine, di quelli che su eBay rivendono a un euro, spedizione compresa. Continua a leggere Lo scandalo Volkswagen è un danno a tutta l’Europa
Cuba, verso una revisione dell’embargo
[Caffè News] Gli Stati Uniti e Cuba, è noto, non si amano. Da più di cinquant’anni lo Zio Sam ha disposto un regime di embargo economico nei confronti dell’isola caraibica guidata dai fratelli Castro. Oggi, però, sembra che Barack Obama voglia rivedere i termini dell’embargo stesso (condannato dall’Onu ben 22 volte), avviando magari una collaborazione con L’Avana. Continua a leggere Cuba, verso una revisione dell’embargo
Usa 2016, Hillary Clinton ci riprova
[Caffè News] Hillary Clinton è pronta a partire per le nuove primarie. Nel clima di costante e perpetua campagna elettorale in cui versano gli Stati Uniti, l’ex first lady è pronta a riprovarci e a correre una seconda volta per la candidatura alla Casa Bianca. Continua a leggere Usa 2016, Hillary Clinton ci riprova
Obama e Hollande, gli impopolari
[Caffè News] Sono i presidenti di due delle più grandi potenze mondiali, idoli delle sinistre riformiste di mezzo globo. E leader delle classifiche d’impopolarità.
Sarà un vizio delle sinistre, ma sembra proprio che Barack Obama e François Hollande non abbiano più gli ampi consensi d’un tempo. Continua a leggere Obama e Hollande, gli impopolari
Scotch, Garibaldi, cinema e Ford: un italiano a Nuova Yorke
Bacco e tabacco. Un sigaro e un bicchiere di scotch. Un thumbler pieno a metà, con almeno tre cubetti di ghiaccio. È così che si beve il whisky “on the rocks”. In Chi ha incastrato Roger Rabbit?, Eddie Valiant (Bob Hopkins) chiede ai pinguini di Mary Poppins che sia ghiaccio, non rocce. Continua a leggere Scotch, Garibaldi, cinema e Ford: un italiano a Nuova Yorke
La Cia e il denaro fantasma in Afghanistan
È il New York Times a rivelare il retroscena: la Cia, negli ultimi anni, avrebbe consegnato al presidente afghano Hamid Karzai numerosi zaini, valigie e sacchetti di plastica. Il contenuto? Decine di milioni di dollari, soldi fantasma destinati a rimpinguare le tasche dei vertici della repubblica afghana. Continua a leggere La Cia e il denaro fantasma in Afghanistan
E Rambo gridò “Stop alle Armi!”
Sylvester Stallone è un simbolo del machismo. Interprete di Rocky, Rambo, Cobra e Barney Ross ha sempre fatto discutere circa le dosi gratuite di ultraviolenza e l’iperpalestrata muscolatora esibite in molte sue pellicole.
Ecco perché fa notizia il suo appoggio al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama nella lotta alla diffusione delle armi automatiche Continua a leggere E Rambo gridò “Stop alle Armi!”