[Caffè News] C’è da immaginarselo davvero, Marcello Dell’Utri in carcere costretto ad avere soltanto due libri. E che, memore di Marco Pannella o forse di Ghandi, minaccia uno sciopero della fame [fonte: QUI].
Il Dell’Utri incazzato che vuole più libri. Proprio mentre qualche amico gli ha preparato una pagina a pagamento sul Corriere della Sera, per esprimergli solidarietà. “Siamo al tuo fianco”, si legge. E poi “sei sempre stato un amico”, “le esprimiamo stima e gratitudine” e via sul tema. Insomma, lacrime a profusione per l’ex senatore FI in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa [fonte: QUI].
Che gli piacessero i libri è cosa nota. Cliente affermato delle più note librerie antiquarie del Paese, nel 2013 fu addirittura coinvolto in un piccolo scandalo riguardante la biblioteca Girolamini di Napoli. Pare che, all’epoca e con il benestare dell’ex direttore dell’istituto partenopeo, Dell’Utri avesse ricevuto alcuni volumi privati del timbro di catalogo, inerendoli nella propria collezione privata [Fonte: QUI].
Bibliofilo incallito, è nota anche la vicenda dei falsi storici dei diari di Mussolini, da lui acquistati e pubblicati a più riprese. Dopo l’esperienza da direttore della Biblioteca di via Senato a Milano, oggi chiede più libri e, magari, di poter gestire la biblioteca del carcere di Parma [fonte: QUI].
Si sa, la passione per i libri da parte dei colpevoli di reati di mafia è nota da tempo. Ma le epoche cambiano. Una volta si chiedeva una bibbia, un vangelo. Oggi una biblioteca intera.
Giuseppe Guarino
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