Dieci anni di musica gettati via…

Con l’uscita di “Grande Nazione”, primo album di inediti della reunion Renzulli-Pelù, si è spesso intervenuti con la frase, a mio parere offensiva di “Il primo album di inediti dopo 13 anni”. Sarò io che sbaglio, sarò io che non mi aggiorno, ma la cosa non mi risulta

È già, perché nonostante il sito ufficiale di Piero Pelù sia scomparso nel nulla e la discografia dei Litfiba-senza-Piero sia stata cassata dal sito ufficiale della band, io mi ricordo di avere in casa ben dieci cd usciti nel periodo 2000\2009. Dieci cd in dieci anni li ho in casa, e non conto Live on Line che è rarissimo e non possiedo e la Platinum Collection del 2003 che contiene, per buona parte, pezzi dei Litfiba pre-99. Quindi, volendo essere pignoli, gli album usciti nei suddetti dieci anni sarebbero ben dodici, ai quali aggiungiamo, per onor di cronaca, il digitale Five on Line del 2009. A parte qualche blog, forum e la sempre veritiera Wikipedia, di tutto questo sembra essersi persa traccia. In più è presente sulle liste dei canali ufficiali l’album ’99 live uscito nel 2005 ma contenente registrazioni del 1999.

Ci tengo a sottolineare che sono uno dei più accesi fan della reunion, un estimatore di Piero Pelù, e scrivo queste righe solo perché non mi sembra giusto “censurare” dieci anni di musica.

Piero senza Ghigo – La carriera di Piero Pelù solista è stata un misto di alti e bassi, che vedeva coniugarsi tratti d’eccellenza con rovinose cadute. Basti pensare ai primi due album (Né buoni né cattivi; U.D.S.) nei quali si salva poco. I successivi, Soggetti smarriti e In faccia sono invece godibili, salvo tornare con l’ultimo Fenomeni a tratti di mediocrità affiancati a pezzi straordinari. La raccolta Presente risente della cattiva influenza dei primi due album, mentre il live Storytellers non può che far emergere l’energia che il Pierone sprigiona tuttoggi dal vivo. Sette dischi, senza contare singoli ed EP, scomparsi. E il problema non sta tanto nell’aver gettato al vento capolavori come Il segno e Fiorirà, ma nel fatto che i dieci anni di carriera solista del Pelo siano svaniti. E noi, che per dieci anni lo abbiamo seguito in concerto e ne abbiamo acquistato e ascoltato ogni album, piangendo quando nel 2007 ha inciso finalmente Jeeg robot d’acciaio, ci accorgiamo di botto che nulla di tutto ciò è destinato a rimanere.

Litfiba senza Pelù – Senza Piero i Litfiba si ritrovano a perdere, oltre al frontman, l’intera band degli anni ’90: Frank Caforio, Daniele Bagni e Roberto Terzani, che insieme a Chris Maramotti formeranno il Supercombo. Ghigo ricomincia da capo, con una nuova band e un nuovo cantante, poi ritornerà il caro vecchio tastierista Antonio Aiazzi. E non stateci a dire che Renzulli non aveva il diritto di continuare a usare il nome Litfiba, né che Cabo fosse soltanto un imitatore di Piero. A noi queste due storie non convincono. Nascono due album carini Elettromacumba e Insidia, a cui fa seguito un terzo, Essere o sembrare, un pò sottotono. Comunque riescono a mantenere standard qualitativi in linea di massima migliori di quelli della carriera solista di Pelù (almeno fino al 2004). Poi la rottura, con Cabo che torna a fare l’informatico e il ritorno di Roberto Terzani. La nuova avventura con Filippo Margheri lascia solo una manciata di pezzi prima della reunion.

Ora, noi che per dieci anni siamo stati dietro alle novità della band che tanto amavamo ed amiamo, cantando come forsennati Luce che trema e Giorni di vento, siamo sì contenti della reunion ma ci sentiamo presi in giro. Quella di escludere completamente dai canali ufficiali (fortunatamente su quelli ufficiosi, tipo il forum, non è proprio così) ogni riferimento ai protagonisti della storia Litfiba dal 2000 al 2009 è sostanzialmente una mancanza di rispetto. Nei confronti di Cabo, di Gianmarco Colzi, di Roberto Terzani, di Ugo Nativi, di Gianluca Venier, di Filippo Margheri e di Mauro Sabbione. Ma soprattutto nei confronti di noi fans, fedelissimi ai Litfiba o a Piero solista o, come nel mio caso, a tutti e due. A noi che abbiamo notato che su Grande nazione si ringrazia Janlu Venier, a noi che abbiamo pianto sapendo che nella reunion Maroccolo, Aiazzi o quanto meno Terzani non sarebbero stati della partita.

A noi un pensiero Ghigo e Piero dovrebbero farlo. Perché alla fine li abbiamo sempre sostenuti. Invece sono oramai diventati paladini di quelli che sostengono che insieme è più bello, che non hanno mai provato nemmeno ad ascoltare Oceano o Effetti collaterali. Noi fans dei Litfiba 2000\2009, chiediamo almeno questo gesto da parte loro, un ringraziamento a chi li ha sostenuti anche quando non stavano insieme, anche quando la reunion era lontana, senza sparlare e facendo trionfare il rock.

Giuseppe Guarino

pubblicato su Sannio Week, rubrica “Impronte Sonore”, il 30/01/2012

13 pensieri riguardo “Dieci anni di musica gettati via…”

  1. bravo giuseppe! Quello che hai scritto è la verità. Dovrebbero guardarsi indietro, e dal passato, fondare un nuovo presente. Ciao

  2. io lascerei un bel commento di quelli giusti, ma sarei pesante ,mi limito a dire che da litfibiana sono molto delusa grazie litfiba per quello che ci avete dato ma…….ANNII FA E IO VOGLIO RICORDARVI COSì!!!!!!

  3. Quelli non erano Litfiba, si trattava di un progetto solista di Renzulli, disastroso sin dalla scelta del cantante-imitatore. I fatti sono questi: il progetto solista di Pelù, forse più Litfibiano visto che composto da storici membri della band, ed il progetto solista di Renzulli, hanno riscosso un interesse minimo. Sono stati prodotti dischi bruttissimi, giustamente dimenticati. W la reunion dei Litfiba ed il primo disco di inediti, dopo ben 13 anni di pausa.

    1. Non approvo. Preferisco “Insidia” di Cabo\Renzulli e “In Faccia” o “Soggetti smarriti” di Pelù a questo disco di inediti che si chiama “Grande nazione”. Viva la reunion, certo, ma non si scordino di chi li ha sostenuti in quei dieci anni.

  4. Dieci anni persi, caratterizzati da bruttissimi dischi passati giustamente nel dimenticatoio. I Litfiba sono Piero&Ghigo, stop. Chi cazzo se ne fotte di Janlu (ma chi sarebbe), Maroccolo che ha iniziato un percorso personale opposto ai Litfiba, Margheritoni ecc…

    1. Maroccolo ha fatto la sua scelta personale, discutibile per alcuni ma che sicuramente ha riservato non poche soddisfazioni a lui stesso ma anche alla musica italiana in generale (vedi CCCP, CSI ecc). Ma come si fa a dire chissenefrega di Maroccolo? Se i Litfiba sono potuti arrivare a toccare certe vette è anche grazie a lui!

  5. Insidia di cabo e un capolavoro di disco e Ghigo ha mantenuto il timbro musicale della band.. comunque leggo dei commenti di gente che capisce poco perché l’unico che ha fatto cagare nella carriera da solista e Pelù anche se gli ultimi pezzi non mi dispiacciono affatto..

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