[Sannio Week] Forza Italia riparte dal Sannio e mira a farne il suo portabandiera. Senza Nunzia De Girolamo, ovviamente. E con Clemente Mastella messo all’angolo, in posizione defilata. Il coordinatore provinciale Luca Colasanto, infatti, ha incontrato i suoi vice (Costantino Fortunato, Mario Ascierto Della Ratta e Pasquale Santagata) per dare avvio al tesseramento in provincia di Benevento.
Ma il vero cambio di passo sembra essere l’elezione dei rappresentanti comunali del partito berlusconiano, non più frutto di nomine calate dall’alto, ma di veri e propri congressi locali. Questo modus operandi, tipico dei partiti classici, era stato rifiutato dalla Forza Italia del 1994 e, a quanto sembrava, anche da quella del 2013. E invece no. Non saranno primarie, tanto meno aperte, ma una forma di partecipazione democratica della base partitica (finora mancata).
La stagione di tesseramento terminerà il 30 novembre, mentre i congressi locali partiranno dal 15 dicembre e potranno tenersi fino a marzo. Un festival della democrazia? Potrebbe darsi. Ma torna alla mente un articolo del sottoscritto, pubblicato su questa testata in occasione del tesseramento Pdl del 2011 (l’articolo è “Duecentomila tesserati del PdL in Campania, come è possibile?” del 21 novembre 2011). All’epoca, ben tre anni fa ormai, si denunciò l’enorme mole di tessere emesse dal partito di Berlusconi nella nostra regione, tant’è che fu lo stesso governatore Caldoro (voce dissonante rispetto ai vari festanti De Girolamo, Colasanto, Cosentino…) a parlare di probabili infiltrazioni della criminalità organizzata. Oggi, però, lo scenario è alquanto diverso e i grandi numeri potrebbero servire ad altro. Siamo ad un passo dalle elezioni regionali… Citiamo solo Andreotti, in quella che fu la sua frase più celebre: “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
Giuseppe Guarino
pubblicato su Sannio Week, rubrica “Legno sopra un’onda”, il 10 novembre 2014